proroga a fine giugno

QualEnergia.it non perde di vista la possibilità della proroga a fine giugno degli incentivi in Superbonus per le abitazioni unifamiliari

Si va verso una proroga a fine giugno del Superbonus “pieno” (detrazione al 110%) per le case unifamiliari?

Parebbe di sì, secondo le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore.

La novità potrebbe essere inserita con degli emendamenti nella conversione del cosiddetto decreto Cessioni (dl 11/2023). “Credo di poter prevedere che almeno alla data del 30 giugno potremo dare una proroga per le unifamiliari”, ha affermato il relatore del decreto, il deputato di FdI Andrea De Bertoldi, parlando a un convegno sui bonus edilizi a Roma.

“Stiamo lavorando per capire se possiamo dare più tempo”, ha precisato.

La scadenza attuale del Superbonus 110% per le spese sostenute per le case unifamiliari è sempre più vicina: 31 marzo 2023, come previsto dal decreto Aiuti quater (che aveva esteso il termine precedente, fissato al 31 dicembre 2022), a condizione che al 30 settembre 2022 sia stato eseguito almeno il 30% dei lavori complessivi.

Ma, come detto, il termine potrebbe essere spostato al 30 giugno. Quindi i privati avrebbero tre mesi in più per utilizzare la maxi detrazione fiscale per i lavori sulle villette.

Intanto, nel dossier della Camera per la conversione del decreto Cessioni, troviamo un riepilogo aggiornato sulle stime degli impatti economici dei bonus edilizi.

Il dl 11/2023, ricordiamo, è entrato in vigore il 17 febbraio e impone lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per il Superbonus e tutte le altre agevolazioni fiscali per l’edilizia, con qualche eccezione per i progetti già avviati.

In particolare, dai dati Enea al 31 gennaio 2023, citati nel dossier, l’ammontare degli investimenti ammessi al beneficio del Superbonus “risulta pari a circa 65 miliardi di euro, cui corrisponde, come onere a carico dello Stato, un ammontare di detrazioni maturate per i lavori conclusi pari a circa 55 miliardi di euro e un ammontare di detrazioni previste a fine lavori pari a circa 72 miliardi”.

Nella recente audizione alla VI commissione Finanze della CameraErnesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle entrate, ha precisato che banche e assicurazioni non hanno esaurito la capienza fiscale ma possono ancora assorbire crediti legati ai bonus edilizi per 17,4 miliardi di euro nel 2023 (7,2 miliardi le banche e 10,2 miliardi le assicurazioni).